La realtà virtuale non è solamente in grado di simulare il mondo, ma ne propone un approccio diverso basato sull'immaginazione e la creatività. Le potenzialità della realtà virtuale hanno suscitato interesse di eserciti e industria non solo perché permette l'immersione nelle simulazioni, ma perché consente di visualizzare fenomeni che sfuggono al controllo dei sensi, come l'evidenziazione dei vincoli ai quali vengono sottoposti i materiali o la visione termica che permette di vedere nella fascia degli infrarossi.
Questo libro esamina i principi di influenza reciproca tra mass media, istituzioni politiche e opinione pubblica in una prospettiva storica. Si tratta di un'analisi dei cambiamenti nella macchina dell'informazione globale tra il 1981 e il 1999. Occorreva una metafora per descriverli: per questo l'autore parla di giornalismo fast-food. Questo giornalismo ripetitivo e superficiale è oggi dominante rispetto ai "grandi" media di ieri. La macchina dell'informazione globale è caratterizzata dalla velocità, dalla ripetizione di immagini e dalla prevedibilità dei suoi temi. Si tratta di informazioni che incidono anche sul contenuto delle informazioni e che anticipano di qualche anno quanto accadrà anche in Europa.
L'autore ricostruisce l'evoluzione dei rapporti tra parole e immagini nel Web, ipertesto a scala globale, e ne analizza lo sviluppo dal punto di vista del "lettore interattivo" e da quella dell'autore ipermediale, segnalando confini che cadono e ruoli che si mescolano in maniera positiva suggerisce anche i contenuti di una possibile alfabetizzazione di rete, non tecnica, ma cognitiva: per gli adulti e per i più giovani.
Il volume fornisce una serie di elementi sufficienti per valutare senza preconcetti e pregiudizi un fenomeno dalle dimensioni imponenti che riguarda tutti, con un occhio di riguardo alle esigenze educative che ne scaturiscono per la scuola e la famiglia.