Leonardo, Napoleone, Stendhal e Hemingway, un fiorentino, due francesi, un americano: milanesi. I “quattro” occuparono Milano per molto tempo e intensamente. Leonardo fu in città fra il 1482 e il 1500, chiamato da Ludovico il Moro. Realizzò imprese, d’arte, di ingegneria e di scienza quali nessuno al mondo: il Cenacolo, il Codice atlantico, i Navigli, oltre al resto. Fu a Milano, durante la campagna del 1796, che Napoleone, generale 27enne, fece il salto di qualità ponendosi all’attenzione dell’Europa. Ma non era solo un militare, mise le mani sulla città, la rifece in buona parte, a modo suo, secondo grandezza. E in Duomo,
nel maggio del 1805, si fece incoronare Re d’Italia. Henri Beyle, detto Stendhal, adorava Milano. Ci visse, a intervalli, per vent’anni. Scrisse il proprio epitaffio, in italiano: “Qui giace Arrigo Beyle, milanese...”. Imparò il dialetto da Carlo Porta, corteggiò molte dame, ma il seduttore non valeva lo scrittore. Ernest Hemingway fu primo americano ferito in Italia nella Grande guerra, sul fronte del Piave. Venne ricoverato a Milano, in via Armorari. Dove conobbe Agnes, l’infermiera di Addio alle armi, incontro decisivo, per l’uomo e lo scrittore. Frequentava la Scala e il caffè Cova. Lasciò la città, per tornare a Chicago, con la morte nel cuore. Disse sempre: “Senza Milano non sarei Hemingway”.
Un attore impersona un maestro che dà lezioni a una classe di stranieri che mettono in scena se stessi. Sono extracomunitari che vogliono imparare l’italiano, per avere il permesso di soggiorno, per integrarsi, per vivere in Italia. Arrivano da diversi luoghi del mondo e ciascuno porta in classe il proprio mondo. Ma durante le riprese accade un fatto per cui la realtà prende il sopravvento. Il regista dà lo “stop”, ma l’intera troupe entra in campo: ora tutti diventano attori di un’unica vera storia, in un unico film di “vera finzione”.
PATMOS È L’ISOLA DELL’EGEO, CITATA NEL LIBRO DELL’APOCALISSE DI SAN GIOVANNI. È QUI INFATTI CHE L’APOSTOLO PREDILETTO DI GESÙ FU ESILIATO VIVENDO IN UNA GROTTA DOVE, ISPIRATO DA DIO, DETTÒ AL DISCEPOLO PROCORO L’ULTIMO LIBRO DELLA BIBBIA, IL PIÙ DIFFICILE DA COMPRENDERE MA ANCHE QUELLO PIÙ RICCO DI FASCINO.
L’APOCALISSE INFATTI INFONDE SPERANZA DI CUI L’UOMO CONTEMPORANEO HA URGENTE BISOGNO. OGGI PATMOS È META DI PELLEGRINI CHE VI SI RECANO PER VISITARE I LUOGHI DEL SANTO E I MOLTI MONASTERI A LUI DEDICATI, TRA CUI QUELLO DI SAN GIOVANNI TEOLOGO FONDATO NEL 1088.
BIOGRAFIA DI UN UOMO VISSUTO NEL CUORE DEL NOVECENTO, TOTALMENTE DEDICATO ALLA CURA DEI SACERDOTI “DALL’ALBA AL TRAMONTO”. TANTE LE INIZIATIVE E LE OPERE FONDATE IN MERITO, CHE SONO PRESENTATE IN QUESTO PROGRAMMA NON IN FORMA DI ELENCO MA COME UNA VICENDA DA SEGUIRE PER LA SUA GRANDE ATTUALITÀ.
“IO VEDO LA CHIESA COME UN OSPEDALE DA CAMPO DOPO UNA BATTAGLIA. È INUTILE CHIEDERE A UN FERITO GRAVE SE HA IL COLESTEROLO E GLI ZUCCHERI ALTI! SI DEVONO CURARE LE SUE FERITE. POI POTREMO PARLARE DI TUTTO IL RESTO. CURARE LE FERITE, CURARE LE FERITE… E BISOGNA COMINCIARE DAL BASSO”.
QUESTE PAROLE PRONUNCIATE DA PAPA FRANCESCO POTREBBE AVERLE DETTE ANCHE DON GIOVANNI FOLCI.
LUI CHE HA VISSUTO IN PRIMA PERSONA GLI OSPEDALI DA CAMPO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE, HA PORTATO NEL CUORE IL DOLORE DI QUEGLI UOMINI FERITI E LI HA CURATI SEMPRE, ANCHE IN TEMPO DI PACE.
LA SUA STORIA È TUTTA DEDICATA A CURARE LE FERITE, IN PARTICOLARE DEI SACERDOTI CHE LUI SEGUE DALL’ALBA AL TRAMONTO.
UN TESTIMONE ATTUALE CHE CI INTERROGA ANCORA OGGI… E CONTINUA A CURARE LE NOSTRE FERITE.
A LOS ANGELES UN GRUPPO DI LICEALI (UN RAGAZZO E ALCUNE RAGAZZE)CON UNA PASSIONE VERA E PROPRIA PER IL GLAMOUR E PER IL LUSSO DECIDE DI ENTRARE NELLE ABITAZIONI DI PERSONAGGI NOTI DURANTE LA LORO ASSENZA. RINTRACCIATI SU INTERNET GLI INDIRIZZI, I GIOVANI VISITANO NOTTETEMPO LE VILLE DI NOMI QUALI PARIS HILTON, ORLANDO BLOOM, RACHEL BILSON. AFFASCINATI DALLA QUANTITÀ DI OGGETTI CHE TROVANO, PORTANO VIA SOPRATTUTTO VESTITI E GIOIELLI, TUTTI DI GRANDI MARCHE. QUANDO ESCONO, VANNO IN DISCOTECA A PROSEGUIRE LA NOTTE. MA L’EUFORIA DURA POCO. MARK, IL RAGAZZO, VENDE IN NERO UNA SERIE DI ROLEX PORTATI VIA DA UNA CASA, E IL MECCANISMO SI INCEPPA. INTERVIENE LA POLIZIA, TUTTI VENGONO ARRESTATI, PROCESSATI E CONDANNATI. QUANDO ESCONO, ECCO NICKY, UNA DELLE RAGAZZE, INTENTA A SPIEGARE IN UN’INTERVISTA CHE QUELL’EPISODIO È SERVITO A FARLA MATURARE E SENTIRE UN ESSERE UMANO CON L’OBIETTIVO DI FARE QUALCOSA DI BUONO PER GLI ALTRI.