Nella pratica devozionale Cristiana, il culto Mariano è paradossalmente anche il più giovane. La piccola corona di perle di legno di rosa, introdotta in occidente con le crociate diventa, a partire da quell’epoca, un oggetto simbolico ma al tempo stesso tangibile, ricco di una forte carica mistica. Curiosamente anche le parole Corona e Corano sembrano bisticciare tra loro linguisticamente sulla comune radice ma, alla fine, si ritrovano unite sulla strada della memoria intesa nel senso più profondo del termine. La storiografia tradizionale riteneva dunque che questo tipo di preghiere in sequenza fosse di origine orientale ma è a S. Domenico di Guzman (1171-1221) che viene attribuita la recitazione “Meditata” del Santo Rosario e la sua diffusione attraverso le prime confraternite. La corona del Rosario diventa dunque Memoria e come tale evocazione e tangibilità, essa si fa parola e ritmo quindi musica indirizzata verso la pratica dell’ ascesi.
Quest’opera si presenta con molteplici intenti, primo fra tutti quello di vivificare una pratica devozionale attraverso il rapporto tra Musica, Canto e Parola che si fondono così in un ritmo ancestrale. Ma oltre a rappresentare un supporto pratico alla preghiera, essa è anche “oggetto” d’arte che porta con se, proprio sul filo sottile della memoria, l’invito a entrare intimamente in contatto con il cuore dell’Eletta, la donna Dea, lo specchio divino, lo iato che unisce la terra al cielo. Numerosi gli artisti che hanno preso parte alla realizzazione di questo lavoro, dal noto attore Francesco Carnelutti, voce recitante dei misteri del Rosario in lingua Latina, al compositore Roberto Caravella che per l’occasione propone qui. oltre ad alcune sue composizioni eseguite dall'ensemble il Cantiere delle Muse.tre toccanti meditazioni per voci soliste, viola d’amore, violoncello concertante, archi e organo. Accanto ad essi tributano autori noti e meno noti del panorama storico-musicale: dal Gregoriano a Francesco da Milano, da P. Bruna a J.S. Bach fino a H.I.F von Biber che nel secolo XVII scrive una raccolta di Sonate espressamente dedicate ai Misteri del S.Rosario. Introduce l’opera una meditazione letteraria dello scrittore Arnaldo Colasanti.
Cofanetto 3 CD in versione elegante
Doppio CD contenente una raccolta dei brani piu' significativi dei 150 anni di canti di Lourdes.
Nel post-concilio il monastero di Camaldoli si è reso protagonista di uno dei più interessanti e riusciti tentativi di rinnovamento della preghiera liturgica comunitaria, per l’attenzione alle intuizioni ricchissime della tradizione gregoriana e la sensibilità alle attese di una orazione calma, comunitaria e profonda, in lingua italiana.
Il Salterio di Camaldoli si propone come sussidio per comunità e gruppi che intendano celebrare con il canto i momenti principali della Liturgia delle ore.
Il ciclo completo prevede cinque uscite: Avvento (settembre 2005), Natale (settembre 2005), Quaresima, Pasqua, Tempo ordinario.
Il terzo CD propone un esempio di lodi e di vespri del tempo di Quaresima cantati dai monaci di Camaldoli.
Il libretto contiene i testi dei canti e alcune notizie sull’eremo di Camaldoli, nonché sull’organo utilizzato
Sommario
LODI. 1. Suono campane. 2. Inno n. 11: O Dio, vieni a salvarmi. 3. Inno n. 62: O Dio della luce. 4. Antifona n. 442 e Salmo. 5. Antifona n. 450 e Cantico. 6. Antifona n. 455 e n. 459. 7. Vangelo secondo Matteo. 8. Antifona n. 685 e Benedictus n. 696. 9. Invocazioni. 10. Padre Nostro n. 921. 11. Orazione. 12. Salvator Mundi.
VESPRI. 13. Suono campane. 14. Inno n. 11: O Dio, vieni a salvarmi. 15. Inno n. 64: Tu nuda radice. 16. Antifona al Salmo 102 n. 590. 17. Antifona al Cantico di Pietro n. 591 e n. 593. 18. Lettera di S. Paolo apostolo agli Efesini. 19. Antifona n. 899 e Magnificat n. 900. 20. Intercessioni. 21. Padre Nostro n. 920. 22. Orazione. 23. Ave Regina Caelorum n. 619. 24. Audi benigne conditor n. 58. 25. Attende Domine n. 981.
Nel post-concilio il monastero di Camaldoli si è reso protagonista di uno dei più interessanti e riusciti tentativi di rinnovamento della preghiera liturgica comunitaria, per l’attenzione alle intuizioni ricchissime della tradizione gregoriana e la sensibilità alle attese di una orazione calma, comunitaria e profonda, in lingua italiana.
Il Salterio di Camaldoli si propone come sussidio per comunità e gruppi che intendano celebrare con il canto i momenti principali della Liturgia delle ore.
Il ciclo completo prevede cinque uscite: Avvento (settembre 2005), Natale (settembre 2005), Quaresima, Pasqua, Tempo ordinario.
Il quarto CD propone un esempio di lodi e di vespri del tempo di Pasqua cantati dai monaci di Camaldoli.
Il libretto contiene i testi dei canti e alcune notizie sull’eremo di Camaldoli, nonché sull’organo utilizzato.
Sommario
LODI. 1. Suono campane. 2. Inno n. 11: O Dio, vieni a salvarmi. 3. Inno n. 74: Canta la sposa. 4. Antifona n. 464: Il Signore è risorto. 5. Antifona al Cantico di Ezechiele n. 477: Sarò il vostro Dio. 6. Antifona n. 484 e Salmo 150 n. 485. 7. Vangelo secondo Giovanni. 8. Brano d’organo - Zipoli, Do maggiore. 9. Antifona n. 731 e Benedictus n. 744. 10. Invocazioni. 11. Padre Nostro n. 921. 12. Orazione. 13. Et valde mane n. 906. 14. Brano d’organo - Bach, Jesus Christus.
VESPRI. 15. Suono campane. 16. Inno n. 11: O Dio, vieni a salvarmi. 17. Inno n. 72: Ora alla cena. 18. Antifona n. 594: Padre sono risorto. 19. Antifona n. 600 e n. 603: Il risorto dona la pace... 20. Antifona e Cantico n. 607: È risorto il Signore. 21. Lettera di S. Paolo apostolo ai Colossesi. 22. Brano d’organo - Zipoli, Re minore. 23. Antifona n. 907 e Magnificat n. 915: Pace a voi. 24. Intercessioni. 25. Padre Nostro n. 920. 26. Orazione. 27. Regina coeli. 28. Brano d’organo - Bach, Erstanden. 29. Ad coenam n. 71. 30. Victime Paschali n. 70.
Nel post-concilio il monastero di Camaldoli si è reso protagonista di uno dei più interessanti e riusciti tentativi di rinnovamento della preghiera liturgica comunitaria, per l’attenzione alle intuizioni ricchissime della tradizione gregoriana e la sensibilità alle attese di una orazione calma, comunitaria e profonda, in lingua italiana.
Il Salterio di Camaldoli si propone come sussidio per comunità e gruppi che intendano celebrare con il canto i momenti principali della Liturgia delle ore.
Il ciclo completo prevede cinque uscite: Avvento, Natale, Quaresima, Pasqua, Tempo ordinario.
Il primo CD propone un esempio di lodi e di vespri di Avvento cantate dai monaci di Camaldoli.
Il libretto contiene i testi dei canti, alcune notizie sull’eremo di Camaldoli, nonché sull’organo utilizzato.
Nel post-concilio il monastero di Camaldoli si è reso protagonista di uno dei più interessanti e riusciti tentativi di rinnovamento della preghiera liturgica comunitaria, per l’attenzione alle intuizioni ricchissime della tradizione gregoriana e la sensibilità alle attese di una orazione calma, comunitaria e profonda, in lingua italiana.
Il Salterio di Camaldoli si propone come sussidio per comunità e gruppi che intendano celebrare con il canto i momenti principali della Liturgia delle ore.
Il ciclo completo prevede cinque uscite: Avvento, Natale, Quaresima, Pasqua, Tempo ordinario.
Il secondo CD propone un esempio di lodi e di vespri del tempo di Natale cantate dai monaci di Camaldoli.
Il libretto contiene i testi dei canti, alcune notizie sull’eremo di Camaldoli, nonché sull’organo utilizzato.