In occasione dei centocinquant'anni dalla nascita di d'Annunzio, si completa con il teatro l'edizione delle sue opere nei Meridiani. I due tomi, a cura di Annamaria Andreoli con la collaborazione di Giorgio Zanetti, raccolgono, per la prima volta, corredate di ricchissimi apparati, tutte le opere drammatiche dannunziane, da "Francesca da Rimini" alla "Figlia di Iorio", dalla "Fiaccola sotto il moggio" a "Fedra" e al "Martyre de saint Sebastien", solo per citare le più celebri. Versatile e aperto a ogni sperimentazione, d'Annunzio lascia nel suo tempo il segno sull'intero mondo dello spettacolo: tragedia, commedia, melodramma, sacra rappresentazione, pantomima, balletto, cinema (film e documentario). Ogni testo è accompagnato da un'introduzione che ne ripercorre le fasi ideative e compositive, soffermandosi poi sull'allestimento scenico, sulla regia, sugli interpreti e sulle reazioni del pubblico, e da note esplicative, indispensabili quando si tratta di drammi storici di ambientazione remota o esotica. Anche il saggio cronologico è mirato alle opere teatrali: sottolinea la centralità del teatro nella vita di d'Annunzio e getta nuova luce sulla sua travagliata relazione amorosa con Eleonora Duse, grazie a documenti solo di recente recuperati. Non meno nuovo risulta il suo rapporto con il cinema, di cui è pioniere entusiasta, sia in veste di soggettista che di teorico.
Le opere di Gabriele d'Annunzio in edizione i Meridiani comprendono due volumi dedicati all'opera poetica dell'autore. Il primo presenta opere come le Elegie romane, La Chimera e Odi navali. L'edizione è diretta da Luciano Anceschi con la curatela di Annamaria Andreoli e Niva Lorenzini.
Il volume raccoglie, oltre alle raccolte canoniche, tutte le novelle disperse e gli scritti narrativi sparsi. Un'ultima sezione riunisce infine una serie di novelle di autori francesi tradotte per esercizio e congenialità dallo stesso D'Annunzio.
I due volumi che raccolgono le "Prose di ricerca, di lotta di comando, di conquista, di tormento, d'indovinamento, di rinnovamento, di celebrazione, di rivendicazione, di liberazione, di favole, di giochi, di baleni", ripropongono l'edizione curata tra il 1947 e il 1950 da Egidio Bianchetti. L'edizione raggruppava in tre tomi ciò che D'Annunzio aveva pubblicato in singoli volumi secondo il "Disegno dell'Edizione di Tutte le Opere" da lui stesso approntato nel 1927. Contenitore multiplo e aperto, le "Prose di ricerca" erano concepite per risistemare opere già pubblicate e insieme per raccoglierne di ulteriori.