In questo volume, studiose e studiosi di diversi settori disciplinari con i loro contributi documentano e illuminano il lascito di donne scrittrici che sono state attive in Italia tra Cinque e Seicento in ambito religioso-devozionale, evidenziando in questo modo la consistenza, il peso, la varietà e l'importanza delle scritture femminili nell'Italia della prima età moderna. Il titolo scelto, Rivelazioni si giustifica non solo perché una parte cospicua studia 'rivelazioni' di mistiche, ma soprattutto perché la scrittura delle donne italiane di quel periodo è ancora una sorprendente rivelazione, oltre che per gli studi specifici, spesso anche per il largo pubblico.
Perché e come proporre poesia nella scuola primaria, fin dalle prime classi? Dopo una riflessione teorica sul valore della poesia e sulle ragioni per cui è necessaria nell'educazione dell'infanzia, il volume approfondisce la natura del linguaggio poetico in quegli aspetti che sono più utili per l'insegnamento. Cuore della parte operativa sono cinquanta proposte didattiche, tutte su grandi poeti italiani a noi prossimi. Accanto a Ungaretti, Saba, Quasimodo e Montale, vengono presentati poeti come Caproni, Giudici, Bertolucci, Lamarque, Sanguineti, Merini, senza dimenticare Leopardi, Carducci, Pascoli, D'Annunzio, che vengono rivisitati in modo adatto ai bambini di oggi. Non si tratta di un percorso sistematico di educazione poetica, ma di un avvicinamento del bambino alla poesia in modo che possa amarla e trarne beneficio. La poesia diventa il mezzo per un'educazione della persona, per un incremento delle capacità di comprensione degli altri e delle potenzialità espressive, uno strumento per arricchire il lessico e favorire il dialogo ascoltando la propria interiorità. Si coltiva così la creatività, che nasce dal guardare il mondo con uno sguardo personale, non incanalato su schemi predeterminati, si educa a credere in se stessi e a conservare l'ingenuità e la forza immaginifica dell'infanzia.