Il quinto volume della Storia della Terra di Mezzo contiene i primi miti e leggende che portarono alla stesura dell'epico "Legendarium" di Tolkien, Il Silmarillion. Alla fine del 1937 Tolkien abbandonò con riluttanza il suo lavoro sui miti di Valinor e iniziò Il Signore degli Anelli. La strada perduta e altri scritti è il punto di approdo dei racconti, frammenti, riflessioni sul mondo della Terra di Mezzo prima dell'opera che rese l'autore noto in tutto il mondo. Ma è molto di più: è il libro che più di ogni altro collega e salda insieme le storie del mondo meraviglioso di Númenor, tra i suoi fasti e la rovinosa caduta, e quello della Terra di Mezzo. In questo stesso volume sono contenuti il Lhammas, un saggio sui linguaggi e dialetti della Terra di Mezzo, e un "dizionario" che riporta un ampio resoconto delle etimologie dei vocaboli elfici. Un'indispensabile lettura per tutti gli appassionati delle opere di J.R.R. Tolkien.
Il volume presenta alcuni preziosi scritti di J.R.R. Tolkien tradotti per la prima volta in italiano che rivelano ancora una volta l’eccezionale ampiezza e complessità del mondo mitologico creato dall’autore del Signore degli Anelli: La conversazione fra Manwë ed Eru (1959); La Reincarnazione degli Elfi (1959-1966); Alcune note sulla “rinascita” fra gli Elfi (1972).
La raccolta è dedicata al tema della reincarnazione degli Elfi, il popolo immortale della Terra di Mezzo, e più precisamente a come rendere credibile il meccanismo dell’eterno ritorno post mortem degli Elfi.
Tolkien in questo si è trovato davanti a ciò che lui stesso definì un vero e proprio dilemma: la reincarnazione degli Elfi «sembra un elemento essenziale per i racconti, ma come la si realizza? 1) Rinascita? 2) O ricostruzione di un corpo imitato equivalente (quando quello originale è stato distrutto)? O entrambe?».
La risposta emerge da riflessioni condotte da Tolkien per decenni e che riguardano gli aspetti materiali, psicologici e filosofici della vicenda. In chiusura, un saggio a firma di Michaël Devaux, che ha curato la prima edizione francese di questi scritti, pubblicati nel 2014 dalla rivista “La Feuille de la Compagnie”.