Nel dibattito politico italiano degli anni Settanta si diffonde l'uso dei termini delegittimare e delegittimazione per indicare, in un primo momento, il disconoscimento dell'autorità politica e, più in generale, dello Stato democratico fondato sulla Costituzione. Da tempo, i termini sono impiegati nell'analisi critica del discorso politico e, in questo volume, vengono utilizzati come tecnicismi per caratterizzare procedimenti discorsivi tesi a spingere fuori dal recinto dei valori condivisi un comportamento o un agente politico. Il libro affronta gli aspetti propriamente linguistici e discorsivi e le strategie pragmatiche della delegittimazione, senza perdere di vista le suggestioni che provengono da considerazioni storico-culturali e filosofiche.