Un'opera che salda sensibilità e interessi propri della storiografìa tradizionale più attenta all'oggettività dei processi, alle dimensioni diplomatiche, politiche, militari, ma anche economiche e sociali dell'evento, con i nuovi orizzonti aperti da una storia che si suole definire culturale e che riporta in primo piano le dimensioni della soggettività, dell'esperienza vissuta, dell'immaginario e della memoria anche grazie all'uso di fonti mai prima esplorate. Non solo la vita politica dunque, ma anche il ruolo, attivo o passivo, delle donne e dei bambini, degli intellettuali e degli scienziati, dei giornalisti e dei cineasti. Anche il secondo volume integra ampiamente l'edizione francese con voci che mettono l'accento sulla specificità dell'Italia, con saggi sulle regioni di confine, su Vittorio Veneto e l'armistizio, sul territorio e la memoria della guerra, sulle scritture dei soldati, sulla violenza squadristica, sul cinema e la letteratura.
Si tratta del primo volume dell'edizione italiana dell'"Encyclopédie de la Grande Guerre" curata dagli storici francesi Jean-Jacques Becker e Stéphane Ardoin-Rouzeau. Le linee guida dell'opera sono quelle di fondere sensibilità e interessi propri della scuola tradizionale attenta all'oggettività dei processi, alle dimensioni diplomatiche, politiche e militari, ma anche economiche e sociali dell'evento, con i nuovi orizzonti aperti da quella che si suole definire storia culturale, e che riporta in primo piano le dimensioni della soggettività, dell'esperienza vissuta, dell'immaginario e della memoria anche grazie al ricorso a fonti finora poco esplorate. La Grande Guerra, in particolare in Francia, continua a occupare un ruolo di primissimo piano tanto dal punto di vista storiografico che da quello della memoria collettiva: un evento carico di intensa emotività, il primo esempio di "evento senza soggetto", la prima rivelazione compiuta e folgorante della modernità, della sua natura, dei suoi dilemmi e dei suoi rischi.