La sfida della complessità nasce dall'irruzione dell'incertezza nelle nostre conoscenze, dallo sgretolarsi dei miti che per secoli hanno regolato il cammino della scienza moderna. Ma d'altra parte la fine della certezza, della completezza, dell'esaustività e dell'onniscienza non segnala soltanto la fine di un ordine, ma rende ineludibile una trasformazione delle domande e delle risposte su cui è basato il nostro sapere. Chiamati a raccolta da Gianluca Bocchi e Mauro Ceruti a metà degli anni ottanta, scienziati e pensatori come Ilya Prigogine e Francisco Varela, Stephen Jay Gould e Heinz von Foerster presentano e confrontano i loro itinerari nella "nuova scienza", in un'opera che ha mantenuto intatta la sua freschezza ed esemplarità.
Nelle ricerche più recenti sull'identità e sulle identità europee, delle singole nazioni come del continente intero, emerge un tratto costante: l'immagine di un continente senza confini rigidi, che è sempre stato sede di migrazioni, di interazioni, di ibridazioni, di contrasti, di conflitti fra popoli e stirpi differenti, che della diversità di radici ha fatto un elemento essenziale per i suoi sviluppi culturali e politici. E' questo il contesto di idee in cui sta attualmente emergendo la prospettiva di una storia d'Europa e delle identità europee. Nel presente volume sono intavolate feconde controversie sull'origine, sulle migrazioni e sulle diversificazioni dei popoli indeuropei e sulle relazioni internazionali.