Opera di metodologia psichiatrica, ove il metodo messo in campo è l'applicazione in psichiatria della fenomenologia trascendentale di Husserl, "Melanconia e mania" è il tentativo di fornire una dottrina che chiarisca le modalità di "costituzione del mondo" attraverso l'attività intenzionale dell'Io. L'intento di Binswanger non è descrivere i mondi già costituiti in cui vivono il melanconico e il maniaco, quanto piuttosto chiarire dove la "trama" e i "fili" delle funzioni trascendentali nel malato abbiano fallito, compromettendo la continuità o la consequenzialità dell'esperienza. Introduzione di Eugenio Borgna.
"Melanconia e mania" è un'opera di metodologia psichiatrica. Il metodo è l'applicazione in psichiatria della fenomenologia trascendentale di Husserl. Nel tentativo husserliano di fornire una dottrina che chiarisca le modalità di "costituzione del mondo" attraverso l'attività intenzionale dell'lo, Binswanger ravvisa "la scienza che permette alla psichiatria di identificare un disturbo psichico in quanto tale". L'intento dell'autore non è quindi descrivere i mondi già costituiti in cui vivono il melanconico e il maniacale, quanto piuttosto chiarire dove la "trama" e i "fili" delle funzioni trascendentali nel malato abbiano fallito, compromettendo la continuità o la consequenzialità dell'esperienza.