Luisa Bove in questo libro dà voce a Giulia, vittima fin dall'adolescenza di un abuso sessuale subito da parte di un sacerdote; la narrazione in prima persona restituisce senza sconti il dramma della protagonista e il suo lento percorso di rinascita. Le biografie delle persone che sono state vittime di abuso sono uniche. Ci sono coloro che soffrono per tutta la vita per le conseguenze psichiche, relazionali e fisiologiche degli abusi subiti. Alcuni commettono suicidio, altri non si fidano più di nessuno e rimangono isolati, altri ancora diventano molto aspri e arrabbiati, mostrando la propria rabbia anche sui media. Ci sono vittime - non sappiamo realmente quante siano - che per "caso", per "fortuna" oppure per Provvidenza trovano le persone giuste nel momento giusto e le circostanze propizie. Questo permette loro di intraprendere un cammino di comprensione e di lutto per il passato, di ri-orientamento del presente (liberato da questo macigno) e di possibile riconciliazione per un futuro più sereno (Hans Zollner). In queste pagine troverete il crudo racconto dei fatti e l'evoluzione delle domande profonde che Giulia si sta ancora facendo: la sua vita interiore è in cammino. E rimanere in cammino non è per niente scontato dopo fatti così gravi (Anna Deodato).