I mutui rapporti tra economia e demografia costituiscono la spina dorsale di molte indagini storiche sull'età preindustriale. I nessi di causalità che sussistono tra i due ambiti, tuttavia, non sono sempre chiari. Da questo punto di vista, la ricerca ha spesso privilegiato l'esame delle cause e delle conseguenze nelle ricostruzioni di medio e lungo periodo, i cui meccanismi risultano forse più facilmente leggibili. Tutti i lavori raccolti nel volume affrontano, invece, il tema delle relazioni tra economia e demografia in un'ottica di breve periodo. Le popolazioni contemplate sono colte nell'epoca pre-transizionale o nella sua fase di avvio. Le analisi sono condotte avvalendosi di dati seriali ma anche di microdati individuali, un approccio che consente di verificare quali gruppi, all'interno di una popolazione, hanno sofferto, e, soprattutto, come hanno reagito, in particolari situazioni di stress indotte da fattori economici, epidemici, climatici e socio-demografici.
La Sardegna è stata al centro di indagini e ricerche condotte da studiosi di discipline assai diverse: storici, antropologi, genetisti, linguisti, sociologi e demografi hanno espresso grande interesse per una regione le cui vicende hanno assunto in passato e tuttora conservano elementi peculiari e straordinari rispetto al più vasto contesto nazionale. Nei saggi raccolti in questo volume, frutto di una collaborazione fra i due atenei di Cagliari e Sassari, ricercatori di diversa formazione disciplinare esaminano alcune delle principali specificità dell'esperienza demografica sarda negli ultimi due secoli. I contributi affrontano molteplici aspetti, proponendo chiavi di lettura differenti, e diversi sono il grado di approfondimento e l'estensione delle tematiche trattate; tutti hanno però in comune il tentativo di una rilettura organica delle vicende demografiche isolane che le ricomponga in un quadro di lungo periodo, superando artificiali cesure fra demografia storica e demografia contemporanea.