«Il 16 marzo 2019, nell'ambito degli Incontri Malatestiani, si è svolta a Santarcangelo di Romagna una giornata di studio dedicata a Clemente XIV Un pontificato chiave nel Secolo Riformatore (1769-1774). Organizzato dal Comune di Santarcangelo, dalla Compagnia della Disciplina della Santa Croce, dall'Istituto di scienze religiose Alberto Marvelli e dall'Associazione Sigismondo Malatesta, che ne assicurava anche la direzione scientifica, l'Incontro si poneva in ideale continuità con il Convegno svoltosi, sempre nella Rocca Malatestiana di Santarcangelo, il 7 e 8 ottobre 2005, L'età di papa Clemente XIV. Religione, politica, cultura, nella ricorrenza del terzo centenario della nascita di Clemente XIV (1705). Anche l'incontro del 2019 è stato tributario di una ricorrenza: quella dei duecentocinquant'anni dal conclave tenutosi nella Roma papale per assicurare la successione di Clemente XIII, morto improvvisamente il 2 febbraio 1719: conclave che portò, il 21 maggio seguente, dopo tre mesi di lavori, consultazioni, contrasti e contrattazioni interne ed esterne al Sacro Collegio e ben cent'ottantacinque scrutini, all'elezione al soglio petrino del romagnolo e frate francescano conventuale, cardinale Lorenzo (Giovan Vincenzo Antonio) Ganganelli, con il nome di Clemente XIV. Pertanto i contributi di studio, presentati dai relatori nelle due sessioni condotte sotto la presidenza di Mario Rosa e di Silvia Carandini e qui riuniti, possono essere proficuamente letti anche in ideale continuità con quelli presentati nel Convegno del 2005 e pubblicati nel relativo e omonimo volume a cura di Mario Rosa e Marina Colonnal...» (Dall'Introduzione)
Il volume, che pubblica i lavori promossi da varie università capitoline per celebrare i 150 anni dell'unità nazionale, si articola in diverse sessioni: l'italia verso l'unità i protagonisti del Risorgimento, i libri/le parole, i luoghi/la musica/le immagini. Vi partecipano esperti di storia, letteratura, arte, musica che ricostruiscono il contesto storico-culturale del periodo preunitario fino al 1861. Il volume si fonda proprio sull'orizzonte di indagine che considera l'unità d'Italia come un processo nato già a fine Settecento, con la presenza dei francesi in Italia. Nota a molti studiosi, questa verità storica non è ancora diventata di dominio pubblico, così come non è compreso sino in fondo il ruolo svolto da letterati, artisti, attori e musicisti. Già da alcuni anni docenti di letteratura italiana, di storia della musica e del teatro hanno aperto un cantiere permanente sull'unità e in particolare sul percorso che portò alla formazione dello stato unitario. Da vari seminari e ricerche è nata così l'esigenza di condividere le riflessioni sulla funzione fondamentale svolta dalle varie arti e dalla letteratura nel processo unitario.