Nell'era dei social media, delle fake news e del capitalismo dei Big Data, lo sviluppo di senso critico, consapevolezza e responsabilità appare più che mai urgente, per i giovani e gli adulti, per conoscere e 'governare' il cambiamento tecnologico così da orientarlo verso obiettivi sostenibili per la nostra società. In questa prospettiva, non è tanto (o soltanto) di abilità tecnico-strumentali che abbiamo bisogno, ma di un approccio educativo più ampio - la media education - per conoscere come funzionano i media, quali realtà rappresentano, quali interessi politico-economici li muovono e come gli utenti li usano. Di questo approccio, David Buckingham, studioso tra i più conosciuti e apprezzati al mondo, fornisce non solo un quadro concettuale chiaro, sintetico e rigorosamente argomentato, ma anche una varietà di esempi e suggerimenti concreti immediatamente spendibili da chi è in qualche modo implicato nell'educazione (studiosi, insegnanti, educatori, genitori, figli) nella convinzione che il «compito ultimo dell'educazione non è soltanto quello di farci capire come convivere con l'esistente, ma anche quello di incoraggiarci ad esplorare vie alternative e a immaginare il cambiamento futuro».
Questo libro nasce negli studi professionali, nelle scuole, nelle piazze, negli oratori, nei centri d’incontro, germoglia dalle esperienze, dalle rappresentazioni, dagli incontri tra le nostre menti e quelle degli adolescenti e dei loro genitori che abbiamo conosciuto durante la parte di strada percorsa insieme.
Per tradizione, nell’Istituto Adler e nel Gruppo di Supervisione dell’Adolescenza, non ci limitiamo a fare gli psicologi, ma, da sempre, condividiamo la fatica e il piacere di riflettere sul fare gli psicologi con gli adolescenti.
Il testo, cercando di mantenere un discorso unitario e di sviluppare un percorso narrativo, vuole offrire un lavoro di riflessione utilizzabile anche come un manuale; ogni capitolo conserva una sua autonomia ed è in grado di offrire spunti di riflessione in merito all’argomento che tratta, senza mai perdere di vista la complessità e l’interezza della questione del trattamento psicoterapeutico con l’adolescente.
L’anima di un percorso psicoterapeutico con l’adolescente e il suo ambiente è una fiducia incrollabile nell’impossibile.