Pubblicato nel 1947 e accolto da Einaudi nel 1958, "Se questo è un uomo" viene da allora continuamente ristampato e tradotto in tutto il mondo. È nota la misura, la compostezza di questo classico dell'esperienza della deportazione, il suo intento di descrivere l'indescrivibile, che ha portato l'autore a affermare "se c'è Auschwitz, quindi non può esserci Dio". Questa edizione commentata è ricca di riferimenti testuali e per l'acume interpretativo, con note, sin dalla prefazione, sulla struttura, le scelte linguistiche e di contenuto (fornendo particolari sui personaggi descritti nel campo). Cavaglion compie uno scrupoloso lavoro di analisi stilistica, studiando le influenze letterarie (prima di tutto "La Bibbia" e la "Divina Commedia") ed illuminando di volta in volta interi periodi o singole parole come "gioia", "fortuna" e "felicità", paradossalmente i vocaboli più ricorrenti in tutta l'opera di Levi. Un lavoro che "pesa, separa e distingue" in un'opera che non si leggerà mai abbastanza
Durante il Terzo Reich furono uccisi tra i 5 e i 6 milioni di ebrei. Per i nazisti, l'antisemitismo finalizzato all'eliminazione fisica degli ebrei era una questione di importanza fondamentale e le principali divergenze tra gli studiosi riguardano l'interpretazione piuttosto che il fatto in sé. Questo dizionario è frutto del lavoro collettivo di oltre cento autori di undici paesi, con l'aggiunta di saggi specifici dedicati alla peculiare situazione italiana.
Un diario, un giornalino di quelli che si scrivevano una volta da parte dei fanciulli lontani per motivi di studio dalle famiglie, sia per tenerle aggiornate degli avvenimenti capitati sia per fornire una testimonianza tangibile, attraverso la perizia nel comporre, dell'andamento del proprio percorso di formazione. Ma il carattere straordinario di questa memoria lunga un anno consiste nel fatto che a vergarla giorno per giorno, in quel 1822 ad Asti dov'era trasferito proveniente da Chieri, fu un undicenne ebreo. Questo diario parla, con la voce intelligente del suo autore, di una generazione incuneata tra la libertà dal ghetto portata dalla rivoluzione francese e da Napoleone e il ritorno al ghetto con la Restaurazione del 1815.
Questo "Dizionario" rappresenta un risultato degli studi sul genocidio degli ultimi vent'anni e intende offrire con estremo rigore scientifico un'analisi globale delle persecuzioni naziste contro gli ebrei, concentrandosi sugli argomenti cruciali senza trascurare specifici avvenimenti politici, luoghi e individui. I saggi raccolti, firmati da specialisti della materia di diverse nazionalità, si avvalgono di ricerche e prove documentarie che permettono di indagare a fondo le varie questioni che l'Olocausto continua a porre. L'edizione italiana ha ulteriormente allargato lo spettro dell'indagine aggiungendo appendici a voci già esistenti imperniate sulla realtà italiana e inserendo ex novo alcune voci utili alla comprensione del fenomeno in Italia.