Nato da tre incontri di studio all'Università di Chicago nel novembre del 1956, questo libro è un tributo che Maritain volle dare agli Stati Uniti, dove con la famiglia era stato accolto durante gli anni della Seconda guerra mondiale. Per il filosofo francese, l'America è soprattutto esperienza di pluralismo, di differenze nazionali, sociali e religiose: pluralismo sociale, di comunità particolari, e istituzionale - diversi Stati, ciascuno con una propria vita politica e una propria legislazione, che derivano a loro volta da varie identità politico-religiose. Nonostante nei fatti si realizzi una sempre maggior attribuzione di poteri all'autorità federale, questo modello conduce a non simpatizzare con la vera e propria nozione di Stato: l'America si sente più a suo agio con la nozione di comunità. Al termine di una genesi laboriosa, lungo la quale si è lasciato istruire dagli avvenimenti e dall'esperienza, Maritain non è più il filosofo della democrazia cristiana, ma ormai un filosofo cristiano della democrazia.
Nel 1960, accompagnando l'ascesa alla Presidenza del primo cattolico, John Kennedy, sospetto in vasti settori dell'opinione pubblica protestante perché la Chiesa cattolica sembrava limitarne l'autonomia, il padre gesuita John Courtney Murray pubblicò We Hold These Truths - Catholic Reflections on the American Proposition, la raccolta dei propri scritti. In essa, a partire dal diritto costituzionale americano, proponeva di assumere pienamente la libertà religiosa come principio da valorizzare e non come male da tollerare. Kennedy si ispirò a Murray anche in un celebre discorso a Houston di quello stesso anno che ebbe particolare risonanza politica ed ecclesiale, anche ad anni di distanza. La prima apparizione italiana del testo (Morcelliana, 1965) intendeva accompagnare i lavori del Concilio Vaticano II ed in effetti ebbe un'influenza decisiva sulla Dichiarazione conciliare Dignitatis Humanae anche grazie ai rapporti di lunga data dell'autore con Paolo VI. Oggi, in concomitanza con l'ascesa alla Presidenza di Joe Biden, secondo cattolico dopo Kennedy, vede la luce questa nuova edizione, con una premessa e una nota biografica e bibliografica di Stefano Ceccanti, nella convinzione che alcune intuizioni di fondo del testo e della Dichiarazione possano avere ancora un significato.