Questo volume contiene la traduzione dal greco del "De materia medica", l'erbario di Dioscorides Pedacius, medico botanico vissuto ai tempi di Nerone. L'edizione riveduta e ampliata è curata da Pietro Andrea Mattioli (1500-1577) e corredata da illustrazioni di piante medicinali di notevole qualità e precisione, interamente colorate e miniate da Gherardo Cibo, che rendono facile il riconoscimento della specie descritta, seguita da un ricco commento con le osservazioni sul testo a cura del Mattioli stesso. Nel cofanetto è presente anche un Commentario dell'opera, curato da noti storici dell'arte.
La più alta espressione del bello come percezione umana, ci deriva da come la natura sappia esprimersi con perfetti rapporti nelle forme, nelle collocazioni spaziali, nell'equilibrio fra i colori e nelle cadenze musicali. Inoltre, alla proporzione divina, che è essenzialmente geometrica e matematica, rispondono sia le parti del corpo umano, che opere dell'ingegno come i megaliti di Stonehenge, la pianta del Partenone, la cattedrale di Notre Dame, le sinfonie di Beethoven, la Primavera di Botticelli e la Gioconda di Leonardo. L'Antologia fa comprendere come il tema della divina proporzione abbia affascinato i più alti ingegni del Rinascimento: Piero della Francesca, che nel Libellus espone in nuce le teorie che saranno poi sviluppate da Luca Pacioli nel De divina proportione e infine interpretate graficamente da Leonardo da Vinci con i poliedri.