Se in altri drammi storici di Shakespeare gli eventi bellici fanno da sfondo all'azione scenica, in Enrico V sono la sostanza stessa del dramma, che costringe a domandarsi: esiste una guerra che possa dirsi giusta? Shakespeare mette in scena, accanto alla guerra "epica" delle sonanti disfide e delle bandiere al vento, quella degli uomini costretti a farla: fango e pioggia, fame e fatica, attese snervanti, spreco insensato, miseria e squallore. La battaglia finale di Agincourt, momento decisivo e climax del dramma, è resa realisticamente in modo frammentato e confuso: nessuno capisce come veramente stiano andando le cose. Nemmeno il re, che non sa di aver vinto.