Durante una tournée teatrale in Canada nel 1936, a sessantadue anni, Gabrielle Bossis cominciò a tenere un diario che diventerà un classico della letteratura spirituale: la «Voce» che sentiva interiormente le chiedeva di trascrivere i loro colloqui, che si concluderanno solo con la morte della scrittrice nel 1950. Saranno poi raccolti e pubblicati in Francia e nel mondo come Lui et Moi. È il resoconto del faccia a faccia sublime di Gabrielle Bossis con Cristo, il diario intimo di una mistica del nostro tempo, immersa nel quotidiano, impegnata in un lavoro come tanti. Che Gesù in persona le abbia veramente parlato non sta al semplice lettore dirlo, ma è sicuro che quest’anima ha vissuto in Lui, e ci riverbera un po’ della Sua luce. Gabrielle, priva di formazione teologica specifica, sarebbe stata incapace di affrontare i temi spirituali e teologici presenti in queste pagine, che il teologo padre de Parvillez e il vescovo di Nantes considerarono realmente ispirate dallo Spirito Santo.
Resoconto, quasi stenografico, del faccia a faccia sublime di Gabrielle Bossis con Cristo, "Lui e io" è il diario intimo di una mistica del nostro tempo, immersa nel mondo, tra la gente, impegnata in un lavoro come tanti altri, quello di attrice di teatro. I dialoghi da lei annotati sono destinati a parlare ai cuori di tutti, a consolare le anime. Il cardinal Camillo Ruini, incoraggiando in altra occasione alla lettura di queste parole, scriveva che stimolano il lettore "a percepire l'invisibile nel visibile, l'eterno nel transitorio, l'amore divino nelle pieghe della solitudine e della sofferenza".