La singolarità della Bibbia del cinquantenario è duplice: non esiste in essa alcuna nota a piè di pagina e poi, ad ogni brano, viene fatta precedere una "introduzione" o "nota introduttiva". Questa scelta è nata dalla volontà di accogliere l'insegnamento del Concilio Vaticano II che domanda, per le note alla Bibbia, che siano: "sufficienti affinché i figli della chiesa si familiarizzino con sicurezza e profitto con le Sacre Scritture" (Dei Verbum, 25).