Un terremoto. Così si può definire il risultato elettorale del 2013, con un sistema che da bipolare diventa a "tre poli e mezzo", e il M5S che dal nulla diventa il primo partito, sospinto da oltre otto milioni di voti. Per la prima volta, dalla fine della prima Repubblica, a determinare l'esito non è una bizzarra legge elettorale, né le scelte coalizionali dei partiti: è invece un massiccio cambiamento nelle scelte di voto degli elettori. Di qui la necessità di un'analisi rigorosa e approfondita di queste elezioni cruciali, che hanno segnato un'altra svolta storica per l'Italia, sotto diversi aspetti: dalla costruzione dell'offerta politica alla campagna elettorale, dalle dinamiche dell'astensionismo a quelle del voto e dei flussi elettorali, dalla novità del M5S al significativo ricambio della classe politica.