La scrittrice propone ancora una volta una 'storia' destinata ai più giovani, e affronta un soggetto particolare: il percorso di un giovane verso la conoscenza e le capacità creative del linguaggio complesso. Scritto all'inizio degli anni Trenta, il Viaggio fu scartato dagli editori a vantaggio di opere della scrittrice di argomento più gradito al regime. Anche qui è testimoniato il forte legame di Laura Orvieto con la tradizione e la cultura ebraica.