"Poesia religiosa nel Novecento" avvia una prima indagine su un argomento ancora poco esplorato, dove gran parte dello scavo filologico e critico rimane ancora da fare. Sempre sul filo dell'analisi testuale, otto poeti italiani fra i più significativi del Novecento vengono qui letti alla luce dei loro percorsi esistenziali e del rapporto fra la loro opera e la fede (o l'assenza di fede). I saggi, quasi capitoli di una monografia a più voci, vertono su Giovanni Pascoli, Clemente Rebora, Cristina Campo, Giorgio Caproni, Margherita Guidacci, Mario Pomilio, Antonia Pozzi, David Maria Turoldo.
La storiografia dei fenomeni religiosi ha conosciuto negli ultimi decenni una grande fioritura e una sempre maggiore attenzione, tuttavia la ricerca propriamente filologica e letteraria risulta ancora sporadica e dispersa. Frutto dell'esperienza di studiosi notoriamente impegnati in lavori ecdotici e ricognizioni critiche, questo volume getta luce su un campo del sapere non ancora molto frequentato: la scrittura religiosa. Gli studi qui presentati aprono nuove prospettive: essi derivano da ricerche ampie, tuttora in corso, o disegnano percorsi di indagine assai promettenti. Tra i molteplici aspetti della scrittura religiosa, i sei saggi raccolti nel volume privilegiano alcune delle forme più importanti: la predica, la lettera e la preghiera.