A centocinquant'anni di distanza la storia dell'unificazione politica italiana è ormai in gran parte nota. Tuttavia pagine importanti devono ancora essere scritte soprattutto con riguardo a quegli uomini che la vissero dietro le quinte e la registrarono nelle loro memorie di testimoni diretti. Tra questi, un posto di rilievo spetta al cardinale Vincenzo Santucci (1796-1861), nativo di Gorga (Roma), protagonista di primo piano nei travagliati anni della cosiddetta Questione Romana sotto il pontificato del Beato Pio IX. Diplomatico di vaglia con incarichi di prestigio in Segreteria di Stato, quindi nunzio apostolico a Torino, la parabola di Santucci offre uno scorcio singolare e inedito, di quel decennio che si sarebbe poi rivelato decisivo per la realizzazione dell'unificazione politica e amministrativa della penisola, ovvero gli anni tra il 1850 e il 1860. Il volume è arricchito, infine, da un'appendice d'annata offerta dalle Osservazioni storiche sulla unità e nazionalità italiana (1860) dello storico cattolico legittimista romano Giuseppe Spada (1796-1867), coetaneo di Santucci.