Il Forum nazionale dei docenti di teologia spirituale compie in questo 2016 il quinto anniversario di celebrazioni ininterrotte, concluse con un raduno programmato presso l'Istituto di Teologia della Vita Consacrata, al Claretianum. Iniziate nel 2012 con l'incontro presso l'Università della Santa Croce, si sono dimostrate un efficace e fraterno appuntamento per condividere la fatica del lavoro universitario, ma soprattutto per scambiare punti di vista e contenuti attinenti alla disciplina e per favorire la mutua conoscenza.
Questo volume pretende riscoprire il Vangelo della misericordia seguendo i passi di chi l'ha messa in pratica: i santi ne hanno fatto esperienza diretta, l'hanno dispensata e ce la trasmettono perché sia nuovamente vissuta e annunciata. Sono proprio loro che guardano il lebbroso, la peccatrice, il povero, l'affamato... con gli occhi di Dio e rigenerano fiducia, bontà e tenerezza, abbattendo ogni resistenza al perdono divino. Gli autori, fedeli al metodo della teologia spirituale, offrono tanti spunti spirituali non solo per i cultori delle scienze teologiche ma anche per chi vuole riflettere sull'essenza della vita cristiana. Essi partono dalla Sacra Scrittura, fonte originaria per interpretare la misericordia di Dio. L'esercizio della misericordia divina si esprime in diversità di vissuti che rispecchiano, ognuno con caratteristiche particolari, il volto misericordioso di Cristo: Agostino fa diventare le sue Confessioni un canto di lode a Dio; Francesco d'Assisi, diventando fratello minore, si rivela figlio del Dio della misericordia... Il volume, elaborato da più mani, si presenta come opera monografica e uniforme. Ogni contributo ha tre parti ben differenziate: il brano biblico, il vissuto di santità e l'applicazione alla vita. A conclusione di ogni capitolo, per aiutare la preghiera e la riflessione personale e di gruppo, gli autori hanno aggiunto una bibliografia essenziale ed alcuni brevi testi ricavati dai singoli vissuti di santità.
"Lo sguardo contemplativo riesce a scoprire, al di là delle apparenze esterne, valori che sono permanenti, autenticamente umani, veramente spirituali e, addirittura, divini. La contemplazione è un'attenzione amorosa, semplice e permanente delle spirito verso le cose divine, grazie alle quali si rinnova l'amore al bene e la gioia per la percezione della bellezza."