«La nuova edizione degli Scritti di sant'Antonio Maria Zaccaria che abbiamo fra mano, opera veramente poderosa e meritevole, dovuta ai confratelli Antonio Gentili e Giovanni Scalese, rientra pienamente nel "fatale" ammodernamento o perfezionamento delle varie edizioni precedenti, l'ultima delle quali ... risale al 1996, e conta perciò già 26 anni. Questa volta però - a differenza delle edizioni precedenti - si tratta di una "ripresa" degli Scritti zaccariani, non solo e non tanto testuale, quanto di una vera rivisitazione "critica" degli autografi o delle copie, o ancora della tradizione delle opere dello Zaccaria, nuovamente (e forse definitivamente) suddivisa in paragrafi e versetti, accompagnata da abbondanti note esplicative e addirittura da 33 Excursus molto apprezzabili e istruttivi... Il lettore che aprirà questa edizione degli Scritti del Fondatore noterà subito l'elaborata veste grafica dei testi, suddivisa in due colonne (testo originale e sua "traduzione" in italiano aggiornato), alle quali si affianca una terza colonna marginale a destra, che accoglie i riferimenti intertestuali agli Scritti medesimi...». La presente edizione è «a suo modo una summa, che difficilmente si poteva fino all'altro ieri immaginare, la quale resterà - io credo - non solo insuperata per molti anni, ma costituirà ormai opera di riferimento obbligato per chi vorrà conoscere o scrivere dello Zaccaria. Figura che qui giganteggia, come forse mai in precedenza, per la sua altezza spirituale, per lo spessore del suo pensiero religioso, per la profondità e maturità - possiamo davvero dire coram Deo - delle sue molteplici iniziative».
Itinerario classico di spiritualità contemporanea, il testo offre al lettore un'esperienza di cammino compiuto che può diventare una proposta di cammino da vivere per chi da queste pagine si fa accompagnare. Il protagonista, rimasto senza famiglia e in miseria, e folgorato dall'affermazione di san Paolo «pregate incessantemente» (1Ts 5,17), decide di andare per il mondo in cerca di chi gli insegni a praticare una preghiera incessante. Porta con sé ciò che possiede: una Bibbia e una bisaccia con qualche pane secco. La Filocalia, un?ampia raccolta di testi mistici di autori di diverse epoche e provenienza, la cui lettura è suggerita dal maestro, diventa la sua inseparabile compagna di strada. Da questa lettura il pellegrino impara la pratica della preghiera interiore ininterrotta della mente e del cuore. Negli incontri con i diversi personaggi (= spaccati di vita sociale, familiare, religiosa), egli insegna, impara e si confronta sugli stadi di questa pratica, vera protagonista del testo.