«I teologi della Pastorale accusano il Diritto canonico di non avere una agilità sufficiente e di mancare d'efficacia strumentale. Essi non dimenticano che la finalità del Diritto canonico è la salvezza delle anime. [...] Il Diritto canonico è uno strumento per la Pastorale, e [...] come tale si deve continuamente revisionare la sua fedeltà teologica ed il suo adeguamento pastorale. La costituzione sociale della Chiesa, non essendo immutabile che nelle sue linee sostanziali, rende questa revisione possibile; e le necessità cangianti della Pastorale la rendono necessaria» (Editoriale, in Concilium, 1965, n. 8).
Nella percezione e concezione odierna il Diritto appare a molti come uno strumento utile a porre limiti e separazioni, prima di tutto tra le persone: uno strumento per difendere posizioni ed interessi individuali. Non è questa, però, la vera natura e funzione del Diritto; esso infatti nasce per unire, per creare relazioni, proprio laddove ciò non appare immediatamente possibile per assenza o carenza di rapporti. La natura del Diritto è l'accoglienza e questa è anche la sua funzione primaria: il Diritto non è rivendicazione ma riconoscimento, soprattutto quando i motivi spontanei per accogliere l'altro sono insufficienti o non convincono più. Non solo la Filosofia e la Teologia lo riconoscono, ma anche il Diritto amministrativo, quello penale, quello internazionale. Il Diritto canonico, per parte propria, si autocomprende come norma communionis affinché ogni persona possa sedere a mensa nel Regno dei cieli.
Chiedere e dare consiglio, nella Chiesa, sono attività strutturali che corrispondono alla sua più profonda natura comunitaria: l'essere insieme 'sotto' la stessa Parola e la stessa Grazia di Dio. Le funzioni ecclesiali di governo sono personali ma non soggettive: nessuno dispone in proprio del Deposito della Fede e degli strumenti della Grazia. La vera corresponsabilità ecclesiale non si realizza nelle decisioni prese ma nel percorso che le ha generate. Anche nella Chiesa guidata dallo Spirito è il modo di giungere alle decisioni che ne garantisce la qualità.