"Quando i cattolici non erano moderati" è locuzione evocativa del peculiare ruolo avuto dai cattolici in passaggi determinanti della storia italiana della seconda metà del Novecento. Un ruolo esercitato nel segno dell'accettazione incondizionata della democrazia pluralista. Il riferimento è al movimento sociale e politico dei cattolici, alle organizzazioni e rappresentanze della loro espressione in ambito civile, al ceto dirigente e alle élite intellettuali, sindacali, politiche. Ma è solo assumendo il "moderatismo" nel significato specifico che il termine ha assunto, e tuttora ha, nel confronto interno al movimento cattolico italiano - nel contrasto storico tra "clerico-moderati" e "cattolici democratici" - che può intendersi sia l'appropriatezza del richiamo ad un tempo in cui "i cattolici non erano moderati", sia la valenza evocativa ed in qualche modo anche polemica della locuzione nei confronti dell'oggi. Il volume testimonia la ricchezza, la vivacità e la varietà dei contenuti tematici, delle posizioni politico-culturali e degli stessi percorsi esistenziali che hanno caratterizzato la tradizione del "cattolicesimo democratico" e l'area pur composita dei "cattolici democratici". Lo fa nel nome ed in memoria di Pietro Scoppola, che di questa tradizione è stato uno storico acuto e partecipe e, al tempo stesso, uno degli esponenti più autorevoli e significativi.
Luciano Guerzoni è autore di scritti e ricerche sui rapporti tra Stato e Chiesa, sulla laicità dello Stato e sulla libertà religiosa, nonché nel campo delle politiche sociali. Già professore ordinario di Diritto ecclesiastico nell'Università di Modena e Reggio Emilia, è stato deputato al Parlamento (1983-92; 1994-96) e sottosegretario all'Università e alla Ricerca scientifica e tecnologica (1996-2001). E' presidente esecutivo della Fondazione Ermanno Gorrieri per gli studi sociali. Con il Mulino ha curato la pubblicazione dei volumi "Le politiche di sostegno alle famiglie con figli. Il contesto e le proposte" (2007) e "La riforma del welfare. Dieci anni dopo la 'Commissione Onofri'" (2008).