Vengono qui presentate le ultime nuove scoperte nel campo della storia della liturgia romana, in modo particolare la storia dei libri liturgici nelle loro diverse tipologie - messale, lezionario, pontificale, ecc. - nel corso di diverse epoche storiche. È una raccolta di contributi di diversi autori, tra cui alunni e studenti del Pontificio Istituto Liturgico a Roma, che bramano una divulgazione più diffusa. Il libro permette di entrare nell'affascinante mondo della scienza liturgica e di ispirare ulteriori ricerche sulle fonti della liturgia romana.
La pandemia causata dal coronavirus ha imposto alla Chiesa cambiamenti significativi nella sua vita liturgica. Diverse forme di liturgie "virtuali" hanno mirato a sostituirsi alle celebrazioni in presenza del popolo per cui, finita l'emergenza, non si potrà semplicemente tornare alla normalità: lo spazio liturgico virtuale è diventato una realtà che non può essere negata. I contributi raccolti in questo volume cercano di valutare la problematica dal punto di vista antropologico, storico e liturgico-pastorale.
Nella celebrazione liturgica si realizza in pienezza l'esperienza della fede, è il locus theologicus da cui osservare l'apporto culturale, in base al quale esercitare un discernimento e nel quale accogliere prudentemente quell'universo organico e sistemico che è il punto di riferimento centrale della vita dei fedeli aderenti alla Chiesa, in un luogo e in un tempo, perché in quel luogo e in quel tempo si forma la comunità cristiana come populo congregato. Se nella liturgia si percepiscono conflitti per cui ritus et preces si distaccano dal contesto culturale in cui sono realizzati, significa che un passaggio del linguaggio non ha funzionato perché in uno dei due canali, mittente e destinatario, si è creata una frattura, una discrepanza o un'alienazione che pregiudica l'intero atto di culto. La liturgia deve raccogliere la sfida di essere culturalmente in grado di trasmettere il suo messaggio e di essere efficace. Al termine dei lavori dell'XI Congresso di Liturgia e presentando il volume degli Atti abbiamo notato il fiorire di numerose riflessioni capaci di portare ancora la navigazione al largo. Tentare di riprendere la questione anche per mezzo delle moderne scoperte delle scienze umane e dei dati a disposizione non fa altro che orientare nuovamente la bussola sull'impegno della ricerca.