«Confucio era un saggio: una figura che la civiltà occidentale non conosce, o ha conosciuto quasi soltanto alle origini. Noi siamo abituati a distinguere: quello è un filosofo, quello un letterato, quello un politico, quello un pedagogo, quello un romanziere, quello uno specialista in chimica o fisica. Confucio era insieme tutte queste cose e nessuna di queste cose: poteva sembrare, volta a volta, un metafisico o un politico o un moralista, ma qualsiasi frase dicesse, era abituato a portare tutte le proprie parole verso il centro, trasformando la verità metafisica in politica, la morale in letteratura. Detestava gli specialisti: gli uomini “unilaterali”, con una faccia sola e un lavoro solo».
Pietro Citati