L'egemonia del cattolicesimo e la diffidente curiosità per l'islam
Le discriminazioni religiose e i sistemi di tutela
I progetti di legge sulla libertà religiosa e per l'insegnamento aconfessionale della religione
L'attuale proiezione in ambito pubblico del peso della religione porta il mondo evangelico a interrogarsi sulla laicità dello Stato.
Quali devono essere i ruoli rispettivi dello Stato e delle chiese in una società che si definisce laica?
E quale interpretazione corretta dare al termine laicità? Significa indifferenza o, peggio, ostilità dello Stato nei confronti delle religioni, oppure garanzia e tutela della libertà degli individui di credere o di non credere, e di manifestare il loro pensiero?
Può uno Stato laico chiedere comportamenti che solo le persone virtuose possono compiere? E possono le chiese, anche se di maggioranza, travalicare i loro ambiti di azione e determinare gli orientamenti della politica? Quale atteggiamento ha assunto Cristo nei confronti della separazione tra il potere temporale e quello ecclesiastico?
A queste domande hanno cercato di rispondere alcuni autori evangelici che si definiscono favorevoli alla laicità proprio perché cristiani, e che temono derive pericolose.