Data di pubblicazione: Maggio 2011
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Il 20 gennaio 1842 un giovane e ricco ebreo di Strasburgo, Alphonse Ratisbonne, ostinatamente anticattolico, durante un suo soggiorno turistico a Roma, entrò nella chiesa di S. Andrea delle Fratte, nei pressi di Piazza di Spagna. Avanzando nella navata, mentre si guardava intorno distrattamente, vide all’improvviso la chiesa oscurarsi e quasi sparire intorno a sé. Solo una cappella laterale splendeva di vivida luce: “Levai gli occhi verso la cappella raggiante di tanta luce, e vidi sull’altare della medesima, in piedi, viva, grande, maestosa, bellissima, misericordiosa, la SS.ma Vergine Maria, simile nel gesto e nella struttura all’immagine che si vede nella medaglia miracolosa dell’Immacolata. A tal vista io caddi in ginocchio nel luogo dove mi trovavo, cercai quindi varie volte di alzare gli occhi verso la SS.ma Vergine, ma la riverenza e lo splendore me li faceva abbassare, ciò che però non impediva l’evidenza di quella apparizione… Alla presenza della SS.ma Vergine, quantunque ella non mi dicesse nessuna parola, compresi l’orrore dello stato in cui mi trovavo, la deformità del peccato, la bellezza della religione cattolica, in una parola capii tutto…”.
Il 20 gennaio 1842 un giovane e ricco ebreo di Strasburgo, Alphonse Ratisbonne, ostinatamente anticattolico, durante un suo soggiorno turistico a Roma, entrò nella chiesa di S. Andrea delle Fratte, nei pressi di Piazza di Spagna. Avanzando nella navata, mentre si guardava intorno distrattamente, vide all’improvviso la chiesa oscurarsi e quasi sparire intorno a sé. Solo una cappella laterale splendeva di vivida luce: “Levai gli occhi verso la cappella raggiante di tanta luce, e vidi sull’altare della medesima, in piedi, viva, grande, maestosa, bellissima, misericordiosa, la SS.ma Vergine Maria, simile nel gesto e nella struttura all’immagine che si vede nella medaglia miracolosa dell’Immacolata. A tal vista io caddi in ginocchio nel luogo dove mi trovavo, cercai quindi varie volte di alzare gli occhi verso la SS.ma Vergine, ma la riverenza e lo splendore me li faceva abbassare, ciò che però non impediva l’evidenza di quella apparizione… Alla presenza della SS.ma Vergine, quantunque ella non mi dicesse nessuna parola, compresi l’orrore dello stato in cui mi trovavo, la deformità del peccato, la bellezza della religione cattolica, in una parola capii tutto…”.