Quando nasce l'Europa? Essa è figlia della disgregazione dell'unità mediterranea, ellenica e romana. Solo nel momento in cui crolla l'Impero romano si danno le condizioni perché si possa cominciare ad aggregare una civiltà europea. Ma questa nuova entità origina da una grande rottura. L'Islam irrompe nel vecchio mondo greco-romano disgregandolo. Ed è contro l'Islam che nasce la costruzione carolingia, atto fondativo dell'Europa, un mondo in cui il centro di gravità si sposta a nord generando soprattutto uno slancio economico. Al centro di questo progetto fu, fin dall'inizio, la visione della cristianità, concepita come il vero elemento unificante. Scorrono così sotto gli occhi di Febvre le successive incarnazioni europee: dall'Europa patria delle nazioni e delle élite intellettuali, all'idea europea che diventa rimedio disperato dopo la catastrofe della Grande guerra. L'Europa, insomma, non è una cosa semplice, pronta a nascere sopra una tabula rasa. A distanza di sessant'anni è oggi possibile misurare l'enorme tratto di strada che l'Europa ha compiuto. Ma il testo di Febvre rimane un monito contro i facili entusiasmi europeisti. L'Europa può espandersi solo a patto di non prevaricare le altre civiltà: quelle che la compongono e quelle che ha di fronte. Presentazione di Carmine Donzelli.