Nella sua storia millenaria il Sacro Romano Impero ha costituito per l'uomo occidentale un richiamo ineludibile; la sopravvivenza di tale istituzione politica nell'Europa degli Stati nazionali, seppure in forma residuale e apparentemente anacronistica, testimonia quanto sia stata radicata la speranza in un mondo pacificato e unito nella diversità, propenso a tentare la difficile composizione fra la sua sfera temporale e quella spirituale.
Questo saggio, scritto originariamente nel 1961 è frutto della riflessione di Christopher Dawson, sviluppata dal 1953 al 1958 in numerose conferenze dedicate a persuadere della necessità d'introdurre lo studio della cultura cristiana nell'istruzione superiore dei paesi anglosassoni. Il contatto dello storico britannico con la gioventù universitaria statunitense, sia cattolica che protestante, lo conferma in particolare nella convinzione che l'ignoranza dei cristiani nei confronti della loro stessa cultura sia non solo uno dei principali ostacoli sulla strada di un serio ecumenismo, ma anche causa non secondaria del fallimento dell'intero sistema d'istruzione occidentale, nonostante i pretesi progressi nei metodi educativi.