Caterina da Genova (1447-1510) è una di quelle straordinarie creature votate sin da piccina a una fede dalle fortissime componenti ascetiche. Scrittrice particolarmente brillante, questo "Trattato del Purgatorio" è fra le gemme della sua produzione.
"Anni sono trascorsi dopo di allora e continuiamo ancora a vivere qui nella casa di calle Arenales, continuiamo ancora a conservare la collezione di anticaglie e una santa nella segreta cella. Ma qualcosa non andò come l'avevamo architettata". "Assassini dei giorni di festa" (che significa, per ragioni che si scopriranno, non coloro i quali uccidono nei giorni di festa, ma che uccidono i giorni di festa) è una storia grottesca, ironica, nera opaca, con punte di vera necrofilia, e che si muove in un crescendo di tutti i suoi toni.