La collana si configura come una novità assoluta nel panorama italiano: un Commentario di taglio scientifico ai documenti del Vaticano II, previsto in 8 volumi. I documenti sono presentati nella versione originale in latino e nella traduzione italiana (versione Enchiridion Vaticanum 1). Progettata in dialogo con l'Associazione teologi italiani, l'opera coinvolge giovani studiosi che hanno lavorato sui testi conciliari con tesi o ricerche. Il volume presenta i decreti Christus Dominus, Optatam totius e Presbyterorum ordinis.
La collana, di cui il volume costituisce la seconda uscita, si configura come una novità assoluta nel panorama italiano: un Commentario di taglio scientifico ai documenti del Vaticano II, previsto in 8 volumi. I documenti sono presentati nella versione originale in latino e nella traduzione italiana (versione Enchiridion Vaticanum 1). Progettata in dialogo con l’Associazione teologi italiani, l’opera coinvolge giovani studiosi che hanno lavorato sui testi conciliari con tesi o ricerche.
All’interno dell’intero corpus conciliare la costituzione dogmatica sulla Chiesa Lumen gentium ha un posto particolare, dato dal suo essere punto di convergenza di molti temi aperti dal concilio. Si tratta di un documento particolarmente complesso, in cui si evidenziano sensibili differenze negli otto capitoli che lo compongono. Una delle più rilevanti concerne l’iter redazionale dei testi: i capitoli II, III e VIII hanno avuto lunga e travagliata elaborazione.
Il 4 dicembre 1963 venivano promulgati in contemporanea la prima costituzione del concilio Vaticano II Sacrosanctum concilium, riguardante la liturgia, e il primo decreto Inter mirifica, concernente i mezzi di comunicazione sociale. La prima costituzione conciliare aprirà il cammino a un deciso ripensamento teologico. La liturgia vi appare come luogo in cui si attualizza l'agire salvifico di Dio ed evento in cui si esprime e si edifica la Chiesa. Proprio per questo, essa è vista quale dimensione fondamentale della vita ecclesiale che domanda di essere riformata, anche in vista di una actuosa participatio di tutti i fedeli. Si tratta di temi che sono al cuore del testo conciliare e che sono, a tutt'oggi, decisivi per la vita della Chiesa e la riflessione teologica. Il volume, facendo tesoro del dibattito e degli studi teologici di questi primi cinquant'anni dall'evento conciliare, offre una ricca introduzione e un puntuale commento a Sacrosanctum concilium, aiutando il lettore a percepire la ricchezza e l'attualità di tali tematiche. Esso offre anche una introduzione e un commento a Inter mirifica. La Chiesa ebbe il coraggio di affrontare, con tale decreto, il mutamento portato dalla diffusione dei mezzi di comunicazione di massa. I cambiamenti che hanno segnato in questi ultimi anni tale settore della vita sociale sono di così vasta portata da rendere il documento conciliare chiaramente datato. Ciò non offusca l'attualità del coraggio pastorale con cui al Concilio si affrontò il tema. Dell'uno e dell'altro aspetto il testo offre una ricca indagine.La collana, a cui il volume dà avvio, costituisce una novità assoluta nel panorama italiano: un Commentario di taglio scientifico ai documenti del Vaticano II, previsto in 8 volumi. I documenti sono presentati nella versione originale in latino e nella traduzione italiana (versione Enchiridion Vaticanum 1). Progettata in dialogo con l'Associazione teologi italiani, l'opera coinvolge giovani studiosi che hanno lavorato sui testi conciliari con tesi o ricerche.
Descrizione dell'opera
Al cuore della produzione teologica di Severino Dianich sta indubbiamente la Chiesa, la sua ragion d'essere e la sua missione, la domanda sulla sua origine e sulla sua natura, l'interrogativo sulla sua vita e i suoi soggetti. Ecclesiam intelligere riassume l'impegno speculativo nella ricerca e un coinvolgimento esistenziale e pastorale sempre ragionato. La miscellanea comprende 38 contributi di discepoli, amici e colleghi, che evocano diversi ambiti su cui si è mossa la ricerca teologica di Dianich: ecclesiologia, cristologia, riflessione su teologia e arte.
La prima parte, «Apprendere dalla storia», è articolata in due sezioni dedicate rispettivamente alle radici bibliche e alla Tradizione ecclesiale. La seconda parte, «Interpretare il presente», è ancora articolata in due sezioni.
Sommario
Prefazione (A. Plotti). Introduzione. I. APPRENDERE DALLA STORIA. RADICI BIBLICHE. L'idea di «popolo» nel libro della Sapienza. Spunti per una riflessione ecclesiologica (L. Mazzinghi). Gv 21,1-14: accenni di ecclesiologia narrata (F. Belli). Oltre ogni limite. Comunicazione del vangelo e comunione universale nell'episodio di Cornelio (At 10,1-11,18) (R. Filippini). «Eletti e amati da Dio» (1Ts 1,4). Definizione ecclesiologica (G. Barbaglio). Daniele 7 e l'enochismo più antico. Qualche confronto (P. Sacchi). La sconfitta che l'amore ha trasformato in gloria. Riflessioni sul Messia sconfitto (C. Molari). TRADIZIONE ECCLESIALE. Florilegio su presbiteri e presbiterio nelle riletture delle Pastorali (T. Citrini). Un protagonista della riforma gregoriana: Bruno di Segni (D. Vitali). Una nuova ricezione dell'unione di Firenze del 1439 per una riconciliazione fra Oriente e Occidente (G. Cereti). Per una Chiesa santa e cattolica? Prime riflessioni sull'ecclesiologa di Filippo Melantone (R. Burigana). La chiesa e la Trinità nell'opera di Carlo Passaglia (1812-1887) (G. Canobbio). Emilio Sanesi e la storia del seminario di Cestello. Voci dallo Studio teologico fiorentino (C. Nardi). L'ecclesiologia montiniana fra Journet, De Lubac e Congar (G. Cioli). Sulla teologia dei laici. La lezione di Newman secondo Guitton (M. Vergottini). La rilettura del concilio Vaticano II: il Sinodo 1985 (G. Colombo). Ernesto Balducci e la pace. Realismo storico, utopia rivoluzionaria, profezia evangelica dalla Pacem in terris alla prima guerra del Golfo (L. Martini). Il sinodo di Firenze (1988-1992). La fase preparatoria: presupposti teologico-pastorali (G. Aranci). Verso un modello ecumenico di chiesa. La riflessione di Wolfhart Pannenberg (S. Noceti). La chiesa come sacramento? Sacramentalità e rappresentanza simbolico-reale della chiesa secondo Eberhard Jüngel (A.M. Fortuna). II. INTERPRETARE IL PRESENTE. FORME ECCLESIALI. Lo Spirito e la Parola. Interpretare la Scrittura nella chiesa (P.G. Paolini). Creatura Verbi: possibilità e limiti di una nozione ecclesiologica (A. Maffeis). Sul luogo ecclesiale della conoscenza di Dio Trinità (P. Coda). La missione della Catholica come «kènosi» e «splendore» dello Spirito (B. Forte). La nozione teologica di «missione». Contributo per una valutazione critica (G. Colzani). La spiritualità diocesana è spiritualità di comunione. E viceversa? (A. Staglianò). Annotazioni sul cristianesimo: il gravame di un termine (G. Ruggieri). La teologia del prete in un mondo che cambia (F.G. Brambilla). Questione chiusa e questioni aperte sul sacerdozio ministeriale (C. Militello). CONFLUENZE DI ORIZZONTI. La filosofia della religione oggi tra indifferenza religiosa e fondamentalismo (A. Fabris). Etica ed ecclesiologia. Una nota in prospettiva ecumenica (S. Morandini). Annuncio cristiano - teologia morale - chiesa (E. Chiavacci). La teologia morale al concilio: un rinnovamento «anacronistico»? (B. Petrà). La diplomazia pontificia: il senso di un servizio ecclesiale (C. Fabris). Il pensiero escatologico di Hans Urs von Balthasar (G. Frosini). Esperienza estetica e teologia: la dimensione veritativa dell'arte (G. Bof). Per una teologia critica dell'esperienza estetica (A. Rizzi). L'opera incompleta. Rito, arte e teologia (T. Verdon). Teologia sistematica, domani (L. Sartori). Bibliografia di Severino Dianich. Tabula gratulatoria.
Note sui curatori
SERENA NOCETI è docente di teologia sistematica presso l'Istituto superiore di scienze religiose di Firenze e la Facoltà teologica dell'Italia centrale. È vicepresidente dell'Associazione Teologica Italiana. Ha pubblicato con Severino Dianich, di cui è stata assistente, Trattato sulla Chiesa.
GIANNI CIOLI è docente di teologia morale delle virtù presso la Facoltà teologica dell'Italia centrale, all'interno della quale ha diretto il primo Master in teologia e architettura di chiese. È direttore della rivista Vivens homo.
GIACOMO CANOBBIO, laureatosi in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana nel 1977, è docente di teologia sistematica presso la Facoltà teologica dell'Italia settentrionale, sede di Milano, e presso lo Studio teologico Paolo VI del Seminario di Brescia. Dal 1995 al 2003 è stato presidente dell'Associazione Teologica Italiana.