Le conferenze che Franco Basaglia tenne in Brasile nel 1979 rappresentano un documento d'eccezione che qui per la prima volta è possibile leggere nella sua integrità. Si tratta di una sorta di testamento intellettuale e di un bilancio critico sulla psichiatria all'indomani della "legge 180" (maggio 1978), di cui nel maggio di quest'anno ricorre il quarantennale. Oggi queste vivacissime conferenze sono il modo migliore per avvicinarsi a Basaglia e alle ragioni della sua pratica, alla sua straordinaria comunicativa e al suo modo di lavorare e di far politica, capace di centrare temi e problemi ancora aperti.
A venticinque anni dalla scomparsa del loro autore, questa antologia raccoglie alcuni dei più importanti contributi di Franco Basaglia. Come ha scritto Franca Ongaro nella nota introduttiva, si tratta di una scelta "fatta seguendo i passaggi dell'evoluzione teorico-pratica di quella che è stata l'impresa di una vita". Un'impresa che da un lato ha contribuito al rinnovamento della cultura sulla follia e la malattia mentale, e dall'altro ha ispirato la promulgazione della celebre e discussa legge 180 del 1978. E proprio oggi che si parla di rivedere quella legge, è di particolare interesse capire la posizione di Basaglia, maturata sperimentando un percorso di superamento del manicomio e di costruzione di risposte nuove alla sofferenza mentale.