I "Tria Opuscola" procliani appartengono al gruppo di opere considerate sistematiche: si tratta di scritti di tenore teoretico dove Proclo espone, in modo organico, la propria sintesi filosofica elaborata, secondo la più tipica vocazione speculativa del neoplatonismo, come esplicitazione e spiegazione del verbo di Platone. I "Tria Opuscola" rappresentano un'articolata sintesi della metafisica neoplatonica e greco-antica tracciata a partire da una prospettiva etico-religiosa; i trattati sulla Provvidenza, la Libertà e il Male costituiscono la risposta della sapienza del mondo greco a quelle questioni esistenziali sul male e il destino dell'uomo alle quali le pratiche magiche e i nuovi culti, come il cristianesimo, stavano dando risposte inedite.