Per Fiedler l'Italia è stata una seconda patria di cui ha apprezzato e studiato a lungo la cultura, gli usi e i costumi. Nelle pieghe di questa raccolta si ritrovano i motivi ispiratori del metodo critico dello studioso, traspare l'amore per Dante, quello per Cesare Pavese ed Emilio Cecchi, per Mario Soldati e Alberto Moravia. Il viaggio in Italia è occasione per una riflessione acuta sull'identità della cultura americana e il suo rapporto con l'Europa e per un esame della sua identità di ebreo americano. Dietro l'apparenza dei saggi d'occasione, un ritratto lucido di due paesi, nella consapevolezza che solo tramite il dialogo fra le culture e la loro correlazione è possibile comprenderne l'anima più intima.