Vescovo dell’importante diocesi di Cirro (all’epoca contava più di 800 chiese), Teodoreto (393-458) è considerato l’ultimo grande della tradizione antiochena: protagonista della storia teologica del V secolo, fu amico di Nestorio - del cui pensiero, però, non condivise gli esiti più estremi - e strenue avversario di Cirillo di Alessandria.
Il “Commento alle lettere di Paolo”, che qui viene per la prima volta offerto integralmente al pubblico italiano, è un’opera imponente - un’esegesi analitica di tutto l’epistolario paolino-: si tratta di una testimonianza assai rilevante di una tradizione esegetica, di stampo tipologico, di origine antichissima e dagli esiti originali rispetto a quelli della scuola alessandrina (Clemente e Origene) e a quelli della tradizione latina (Agostino e Girolamo).