Data di pubblicazione: Gennaio 2007
DISPONIBILE IN 7/8 GIORNI
€ 30,00
Pietro del Morrone, papa Celestino V: un semplice monaco “rudis et ydiota” o un raffinato politico? Un eremita lontano dalle lusinghe del mondo oppure un accorto amministratore della sua Congregazione, amico di potenti cardinali e in grado di difendere il proprio movimento religioso persino al cospetto di papa Gregorio X? E infine: il protagonista del “gran rifiuto” dantesco per codardia o un esempio di profonda onestà e di “sancta simplicitas”? Il volume di Ludovico Gatto ripercorre la vicenda umana e spirituale di una tra le figure più enigmatiche e discusse della storia della Chiesa e dell’Europa del Duecento. Gli undici contributi che costituiscono il libro – molti dei quali inediti – tracciano da un lato il percorso scientifico compiuto dall’Autore attraverso cinquant’anni di studi da lui dedicati a Celestino V e dall’altro mostrano con chiarezza l’evoluzione della letteratura storica incentrata sul Morronese. Celestino, alla luce degli attuali orientamenti storiografici, fu un monaco energico e spirituale al tempo stesso, dotato del coraggio di abbandonare – dopo neppure quattro mesi – un ruolo che non gli avrebbe concesso né di cambiare la Chiesa, né di governarla, perseguitato dal suo successore Bonifacio VIII, ma non da lui assassinato e tuttora in grado di suscitare dibattiti, discussioni e provocazioni degni di un pontefice molto amato e al contempo molto avversato e di un santo innalzato per polemica agli onori degli altari, ma oggetto, ancora oggi, di un’intensa e sincera devozione.
Ludovico Gatto è stato professore ordinario di Storia medievale presso la Facoltà di Scienze Umanistiche dell’Università di Roma “La Sapienza”. Nella sua lunga carriera didattica e scientifica si è occupato di gran parte dei temi afferenti alla medievistica, con particolare riguardo per la storia della Chiesa e dei suoi protagonisti, nonché per le vicende di Roma analizzate nelle loro molteplici componenti religiose e laiche.
Con Bulzoni editore ha pubblicato: Medioevo voltairiano (1973), La Francia di Filippo IV il Bello (1284-1314) (1973), L’Atelier del medievista, (2001), Viaggio intorno al concetto di Medioevo, (2002). Ricordiamo, inoltre, tra i tanti saggi: Il pontificato di Gregorio X (1271-1276) (1959), di cui l’autore sta predisponendo la seconda edizione aggiornata e ampliata; Bonizione da Sutri e il suo Liber ad amicum: ricerche sull’età gregoriana (1969); Studi mainardeschi e pomposiani (1969), Sicilia medievale (1992), Il Medioevo giorno per giorno (2002), Storia di Roma nel Medioevo (2003); Storia e storie del Medioevo (2006).
Pietro del Morrone, papa Celestino V: un semplice monaco “rudis et ydiota” o un raffinato politico? Un eremita lontano dalle lusinghe del mondo oppure un accorto amministratore della sua Congregazione, amico di potenti cardinali e in grado di difendere il proprio movimento religioso persino al cospetto di papa Gregorio X? E infine: il protagonista del “gran rifiuto” dantesco per codardia o un esempio di profonda onestà e di “sancta simplicitas”? Il volume di Ludovico Gatto ripercorre la vicenda umana e spirituale di una tra le figure più enigmatiche e discusse della storia della Chiesa e dell’Europa del Duecento. Gli undici contributi che costituiscono il libro – molti dei quali inediti – tracciano da un lato il percorso scientifico compiuto dall’Autore attraverso cinquant’anni di studi da lui dedicati a Celestino V e dall’altro mostrano con chiarezza l’evoluzione della letteratura storica incentrata sul Morronese. Celestino, alla luce degli attuali orientamenti storiografici, fu un monaco energico e spirituale al tempo stesso, dotato del coraggio di abbandonare – dopo neppure quattro mesi – un ruolo che non gli avrebbe concesso né di cambiare la Chiesa, né di governarla, perseguitato dal suo successore Bonifacio VIII, ma non da lui assassinato e tuttora in grado di suscitare dibattiti, discussioni e provocazioni degni di un pontefice molto amato e al contempo molto avversato e di un santo innalzato per polemica agli onori degli altari, ma oggetto, ancora oggi, di un’intensa e sincera devozione.
Ludovico Gatto è stato professore ordinario di Storia medievale presso la Facoltà di Scienze Umanistiche dell’Università di Roma “La Sapienza”. Nella sua lunga carriera didattica e scientifica si è occupato di gran parte dei temi afferenti alla medievistica, con particolare riguardo per la storia della Chiesa e dei suoi protagonisti, nonché per le vicende di Roma analizzate nelle loro molteplici componenti religiose e laiche.
Con Bulzoni editore ha pubblicato: Medioevo voltairiano (1973), La Francia di Filippo IV il Bello (1284-1314) (1973), L’Atelier del medievista, (2001), Viaggio intorno al concetto di Medioevo, (2002). Ricordiamo, inoltre, tra i tanti saggi: Il pontificato di Gregorio X (1271-1276) (1959), di cui l’autore sta predisponendo la seconda edizione aggiornata e ampliata; Bonizione da Sutri e il suo Liber ad amicum: ricerche sull’età gregoriana (1969); Studi mainardeschi e pomposiani (1969), Sicilia medievale (1992), Il Medioevo giorno per giorno (2002), Storia di Roma nel Medioevo (2003); Storia e storie del Medioevo (2006).