L'economia politica nasce profondamente legata sia alla libertà che alla felicità, ma nell'ultimo secolo queste due parole chiave di ogni convivenza davero civile sono rimaste ai margini della scienza economica. Reintrodurre oggi queste antiche parole significa restituire all'economia la sua dimensione etica. Saggi di: Amartya Sen, Daniel Kahneman, Jason Riis, Robert Sugden, Stefano Zamagni, Pier Luigi Porta, Luigino Bruni.
La saggezza popolare e l'esperienza personale ci suggeriscono che le ricchezza e i suoi usi (e abusi) possono portare, in certi casi, un'infelicità molto più grave di quella che deriva dalla povertà estrema. Ma sono anche le recenti ricerche a dimostrare che le persone più ricche non sempre sono più felici di chi possiede meno. Perché oggi la principale preoccupazione della politica economica è aumentare il tasso di crescita del PIL, che diventa di fatto il principale indicatore della salute e del benessere di uno Stato? L'economista politico non deve certo suggerire alle persone come essere felici ma deve lavorare per creare le condizioni oggettive di ben-vivere che poi rendano effettiva e praticabile una vita felice.