Autore del Tableau économique, François Quesnay (1694-1774) annuncia – due decenni prima che appaia la Ricchezza delle Nazioni di Adam Smith – la “scienza” del “governo economico” delle società. Contro le politiche filo-industriali del commercio e contro l’ancien régime – responsabili della crisi francese – egli indica nella produzione agricola e nel libero funzionamento dei mercati le condizioni naturali e necessarie dell’indipendenza e della forza degli imperi. In questa direzione, egli assegna – in Francia – a rappresentanze dei proprietari terrieri le istituzioni di controllo delle politiche fiscali ed economiche e dei comportamenti del governo. Ne esce l’idea di una fisiocrazia, un modello di governo ispirato dalla scienza, dispotico ma legale, manutentore di un ordine naturale disegnato a misura del capitalismo agrario e dei suoi agenti, in duplice opposizione alla proposta montesquiviana del “governo misto”, conservatore degli equilibri sociali di ancien régime, e agli sviluppi di un assolutismo a vocazione “industrialista”, promotore delle “classi sterili”.