Il volume raccoglie 223 lettere che Manara Valgimigli (1876-1965) e Bonaventura Tecchi (1896-1968) si scambiarono nel corso di trentacinque anni, dal 1939 al 1964. L'epistolario può essere idealmente diviso in tre fasi: il tempo della guerra (1939-1945) che vede privilegiata la sfera privata e l'attività intellettuale; il decennio dopo la Liberazione (1945-1955) entro il quale si svolge una conversazione privata a due voci; gli ultimi anni (1955-1965) che introducono nel vivo di problematiche culturali ad alto livello.