Accanto alle varie interpretazioni filosofiche di questo enigmatico classico esiste da sempre in Cina una tradizione oracolare che si rifà alle immagini sciamaniche del testo, rifuggendo da letture precostituite. Su tale base, il contenuto immaginale del libro acquista senso specifico nel dialogo con la domanda e la situazione del consultante, così come accade nell'interpretazione di un sogno. La polivalenza di significato dei caratteri e l'assenza di struttura grammaticale danno ai testi cinesi più antichi una fluidità di senso sconosciuta alle lingue occidentali, ragione per cui ogni traduzione è inevitabilmente una restrizione della loro ricchezza semantica. La presente traduzione dell'"I Ching" si serve di accorgimenti particolari per ovviare a questa limitazione: un'unica parola italiana restituisce ogni carattere cinese, evidenziandone un nucleo semantico; a essa però si affianca l'intera gamma dei significati del carattere, in modo tale che chiunque possa accedere all'intero spettro semantico che un lettore cinese coglie immediatamente.