Quattro grandi artisti ci accompagnano nella rilettura dei quattro Vangeli: Michelangelo Merisi, detto "il Caravaggio" (1571-1610), Domínikos Theotokópoulos, detto "El Greco" (1541-1614), Rembrandt Harmenszoon van Rijn, noto più semplicemente come Rembrandt (1606-1669) e Pieter Bruegel, conosciuto come Bruegel il Vecchio (1525-1569). Da sempre l'arte invita a contemplare quanto la Parola annuncia: gli affreschi nelle catacombe, le incisioni sui sigilli, i bassorilievi sulle tombe, i mosaici, le pitture, le sculture... Colori, forme, giochi di luce, sguardi, scorci di umanità... Molteplici sono le finestre con cui l'arte si affaccia sul mistero di Dio e dell'uomo. Tra i capolavori di questi grandi artisti sono state selezionate venti tavole cercando di evidenziarne il messaggio e i tratti spesso nascosti, mostrando come essi costituiscano una vera e propria esegesi silenziosa delle pagine evangeliche.
L'antologia raccoglie e commenta trentaquattro articoli pubblicati tra il 1936 e il 1945 nelle principali riviste di cinema italiane, con l'intento di individuare l'importanza e la precocità delle discussioni sull'italiano dello schermo. Ne emerge una porzione della questione della lingua e delle ideologie linguistiche finora trascurata dagli studi e, per questo, di indubbia utilità anche sul piano didattico. L'ampio dibattito delle riviste cinematografiche anticipa di un decennio i capolavori del Neorealismo e conclude il percorso secolare di quête della "buona" lingua. I cineasti italiani hanno dato l'abbrivo ad argomenti quali il ruolo e il funzionamento della parola, il rapporto tra parlato e scritto e l'intelligibilità di tutti gli italiani. Nessuno, infatti, meglio degli addetti ai lavori di un mezzo di massa può comprendere l'urgenza di reperire un codice quasi paradossale, un coacervo di tratti talora incompatibili: realistico, medio, colloquiale e comprensibile, naturale e universale insieme.
Un'attenta e fine selezione degli scritti autobiografici di Idilio Dell'Era, che permette di apprezzarne tutta la vena letteraria, bellezza della lirica e poetica del grande scrittore senese.
Un'analisi della presenza della Madonna nell'arte figurativa e nella storia spirituale europea, che ne evidenzia i significati teologici e gli influssi sulla società. A partire dall'analisi del significato teologico della figura di Maria, il saggio ne ripercorre la storia e la sua rappresentazione nell'arte, osservando infine l'iconografia mariana a Firenze, città fortemente legata al culto della Vergine, evidenziando elementi comuni e divergenze nell'arte europea. Il volume riproduce in un ricco apparato iconografico duemila anni di rappresentazioni della Madonna tratte da chiese e musei di tutto il mondo.