Negli anni che chiudono l'XI secolo e nella prima metà del XII, si assiste a una ripresa vigorosa della discussione sul significato e sul modo di concepire la Trinità divina. Roscellino di Compiègne, Anselmo d'Aosta e Pietro Abelardo sono fra gli autori di questa impresa; la discussione indiretta avvenuta fra i tre maestri viene ricostruita attraverso la traduzione dell'Epistola ad Petrum Abelardum di Roscellino, dall'Epistola de incarnatione Verbi di Anselmo e di alcuni significativi passi delle opere logiche e teologiche di Abelardo.