Il volume intende rispondere a tre domande: cosa è stato, cosa è, cosa potrebbe essere l'umanesimo come movimento ispirato all'idea di humanitas. Si tratta evidentemente di un lavoro preliminare che viene incontro alla crescente esigenza di fare il bilancio di un movimento che ha contribuito alla formazione della civiltà contemporanea attraverso il plesso semantico uomo-umanità. Originariamente circoscritto agli studi letterari della prima età moderna, l'umanesimo ha poi acquisito una valenza più ampia per indicare la centralità epistemologica, etica e politica della condizione umana, che oggi trova enfatica espressione nei diritti universali dell'uomo. Anche per le sue conseguenze pratiche, la forza polarizzante del termine trova conferma nelle accese discussioni che ha suscitato sino a oggi con varie forme di anti o post-umanesimo. Riunendo competenze diverse, i contributi del volume provano a orientarci in questa intricata vicenda storica e concettuale.
La figura di un interprete mediatore linguistico-culturale diventa sempre più necessario alla luce dei costanti flussi migratori e l'interpretazione di trattativa è una nuova professione che, a parte l'ambito commerciale-aziendale, ricopre anche quello sociale, sanitario e giudiziario. La materia è ora insegnamento obbligatorio per la laurea in Scienze della mediazione linguistica e questo volume si incentra proprio su questa figura emergente.