L'essere umano, quando fronteggia la vita quotidiana in generale e le situazioni problematiche, i vissuti di disagio, i percorsi di disadattamento in particolare, si misura con realtà simboliche e sociali. Parallelamente mette in gioco aspettative, piani d'azione, competenze, risorse più o meno funzionali al benessere e all'adattamento, che spesso portano ad alimentare e amplificare i problemi, piuttosto che contribuire a risolverli. Tali anticipazioni e strategie che guidano l'azione non sono mai rappresentate unicamente su un palcoscenico intrapsichico e individuale, ma sempre all'interno di caratteristiche di interdipendenza tra le menti, l'energia e lo spirito. Questa consapevolezza è il filo conduttore di questo lavoro e il principio ispiratore delle metodologie psicoterapeutiche in esso proposte. I contribuiti raccolti in Mente e psicoterapia approfondiscono differenti prospettive teoriche, metodologiche e pratiche cliniche che partendo dalla cornice interattivo-cognitiva e avvalendosi dei principi della fisica quantistica, confermano che la psicologia clinica e la psicoterapia, in modo creativo ed efficace stanno ridefinendo i concetti di salute e di psicopatologia all'interno del modello emergente mente-corpo-energia.
La lunga e fortunata carriera di Henry Moore (1898-1986) esemplifica nella sua evoluzione alcune delle istanze che hanno caratterizzato il dibattito artistico del Novecento e, in particolare, la nascita e l'affermazione della scultura moderna. La ricerca di Moore prende avvio dalla scoperta dell'arte primitiva, per approdare ad una posizione artistica caratterizzata da un profondo umanesimo che si esprime soprattutto nella realizzazione di grandi sculture monumentali a destinazione pubblica.