Fare omaggio a un pensatore significa prendere sul serio le sue argomentazioni, le sue categorie, provando anche ad andare oltre. È quanto si tro­va in queste pagine: un confronto tra i più diversi saperi, idee ed esperienze – dalla filosofia alla po­litica, dalla religione all’arte, dalla letteratura alla filologia – per festeggiare il settantesimo anno di Massimo Cacciari, tra i più inquieti protagoni­sti della cultura italiana ed europea del nostro tempo. Vi hanno partecipato: Emanuele Seve­rino, Carlo Sini, Félix Duque, Vincenzo Vitiello, Massimo Donà, Giulio Giorello, Fabrizio Deside­ri, Francesco Valagussa, Nicola Magliulo, Mario Tronti, Biagio de Giovanni, Giacomo Marramao, Roberto Esposito, Umberto Curi, Bruno Forte, Gianni Vattimo, Piero Coda, Enzo Bianchi, Ser­gio Givone, Francesco Tomatis, Serena Nono, Claudio Magris, Thomas Harrison, Vittorio Gre­gotti, Federico Vercellone, Ivano Dionigi, Raphael Ebgi, Giulio Busi, Giangiorgio Pasqualotto.
L'importanza del primo libro della Fisica di Aristotele sta - scrive nell'Introduzione Emanuele Severino - "nel fornire una interpretazione critica della storia del pensiero prearistotelico, che, unitamente a quella, più celebre, contentuta nel libro primo della Metafisica, costituisce il primo esempio di organizzazione sistematica della storia della filosofia". La traduzione e il commento di Severino mostrano non solo la potenza argomentativa dei passi aristotelici, ma ne evidenziano la risonanza nella filosofia occidentale. Una edizione che, fin dal suo primo apparire, ha formato generazioni di studenti e lettori, tanto da farne un classico degli studi aristotelici e dell'apprendimento della filosofia.